di Padre Elia Spezzano | 12 novembre 2018
Quando penso alla serata del 25/9 mi viene in mente
la battuta di Peppino de Filippo “e che ne sapevo io
che a Milano ero un tipo che incontrava“?
Dal film “Totò, Peppino e la mala femmina”.
E di rincalzo, Totò, nella parte di
suo fratello li va dicendo:
“lui incontra, incontra”.
Questa piccola introduzione per dire che ancora oggi mi stupisco di come l’idea di un concorso di poesia per giovani abbia trovato così tanti e positivi riscontri. Non soltanto, infatti, è stato celebrato un evento in cui si sono ritrovati tanti sostenitori di Antonia Pozzi e tante persone interessate seriamente alla poesia e ai giovani ma è stata anche una serata in cui è stato possibile vedere come un nucleo ben compatto si sia ritrovato intorno a questa idea e l’abbia portata avanti.
Mi sembrava un’atmosfera magica in cui nessuno degli intervenuti cercava di affermare se stesso, ma tutti erano convinti e sicuri che questa idea potesse trovare corpo e forma. Quando all’inizio ho avuto questa intuizione davvero non speravo incontrasse tanto favore e invece…
Invece ora sono qui a lavorare e a concretizzare quello che questa idea ha significato. Abbiamo anzitutto delle persone che hanno voglia di lavorare attorno al progetto e che per così dire attendono che arrivino i giovani per dialogare con loro.
Incontrando l’esigenza dei tempi, abbiamo implementato degli strumenti on line (FB, sito, blog, etc..) attraverso i quali, prima che accogliere le poesie dei giovani, vogliamo anche dialogare con loro, cosa che è in sintonia con quanto sta avvenendo nel Sinodo della Chiesa in cui si è vista la necessità di far giungere la voce del Vangelo attraverso la rete.
Abbiamo sempre più persone che lavorano nel mondo della scuola e si mostrano interessate al ns progetto. E noi siamo ben disponibili all’incontro con gli istituti che vorranno ospitarlo e proporre ai loro studenti il concorso #vocidiuneternodire. La forza di un’idea, appunto!
In un altro film Totò dice: “Io avrei un’idea, c’è a chi piace”.
Ma la forza delle idee, questo ho sperimentato, è quella di andare al cuore delle persone che incontrano e disporle a muoversi e a renderla viva, capaci di cambiare il mondo semplicemente realizzandosi. A volte le idee sembrano così lontane, così come l’infinito e quello di cui parlano sembra così astratto … ma “siamo fatti per l’infinito”,e questo lo riscontriamo proprio nel cuore, nei pensieri, nelle idee di tutti coloro che conosciamo giorno per giorno.
E che ne sapevo io che a Milano, anzi nel mondo intero, ero uno che incontrava…?